6 storie dell'estate sportiva 2024
Le prime 6 che mi sono venute in mente, quindi - forse - non le più importanti, ma quelle che mi hanno colpito di più. Voi che ne dite?
Ciaoooo!
Dopo qualche settimana di pausa, torna Linee!
Oggi con la newsletter, da martedì 17 settembre anche con il podcast!
Sarà la terza stagione di questo progetto di informazione sportiva indipendente, che prova a raccontarvi lo Sport andando oltre lo sport, quindi non limitandosi a quello che succede nei vari eventi sportivi ma descrivendone contorni e sfumature, siano esse economiche, politiche, sociali e culturali.
Per farlo sempre meglio ci saranno alcune novità, come l’inserimento nel podcast di interviste a personaggi di spessore, da affiancare, ovviamente, al consueto spazio da dedicare a sport e discipline che altrove non hanno cittadinanza.
L’invito, per chi ama Linee o per chi inizierà adesso ad amarlo, è quello di parlarne con amici e amiche, condividere con loro i contenuti così da contribuire a diffondere questo podcast e il suo modo diverso di raccontare lo sport.
Con la prima puntata di Linee inizieremo a proiettarci verso il futuro, verso quello che ci aspetta nei prossimi mesi di sport, prima però uno sguardo a quello che abbiamo vissuto in questa estate, che tra Europei, Olimpiadi e Us Open hanno regalato veramente un mucchio di storie.
Quindi mi sono messo a tavolino a pensare: quali sono le prime che mi vengono in mente? - dando per assodato, in qualche modo, che queste siano state quindi quelle che mi hanno colpito di più.
Ecco le mie, ditemi poi le vostre:
1️⃣ 🎾 - L’estate di Jannik Sinner
Sinner, il tennista italiano più forte di sempre, ha vissuto un’estate in grado di coprire tutto lo spettro emozionale, dalla delusione alla paura e all’ansia passando per la gioia e la soddisfazione.
Doveva vincere Wimbledon, ma è uscito - male - ai quarti. Poi tutti si aspettavano che andasse alle Olimpiadi Parigi a vincere l’oro (cosa mai riuscita all’Italia prima di quest’anno), invece le salta per una non ben precisata tonsillite. E giù di critiche e a dire che forse non è così forte. Poi diventa chiaro che Sinner ha fatto una scelta non di cuore, ma di pura testa: nel tennis, uno slam conta più di un oro olimpico, che si può anche vincere a fine carriera come hanno fatto Federer e Djokovic.
Quindi, nel dubbio di una condizione fisica così così, no Olimpiadi, si Us Open.
Ok, ma allora non puoi sbagliare. E cosa si aggiunge? Un presunto mini scandalo doping, che lo mette ancora di più al centro della scena.
E alla fine, lui cosa fa? Vince gli Us open, contro un americano, davanti a una platea di cantanti, attori, vip e personalità di assoluto livello dello spettacolo americano.
Un fenomeno capace di dominare le proprie emozioni.
2️⃣ 🤸🏼 🏐 - Gli ori di Alice d’Amato e della Pallavolo femminile
Delle Olimpiadi di Parigi migliori di sempre, medagliere alla mano, per l’Italia, ho due immagini su tutte:
il volto emozionato e incredulo della ginnasta italiana Alice D’Amato mentre sul gradino più alto del podio, con l’oro olimpico al collo, ascolta l’inno di Mameli; e al suo fianco ha anche la compagna Manila Esposito, arrivata terza.
Il primo storico oro per l’Italia nella ginnastica artistica, specialità trave, battendo un fenomeno mondiale come Simon Biles. Una gioia che è sua, della sua famiglia e di chi da anni lavora con lei, ma che facilmente è diventata anche di tanti altri.
Un po’ come poi successo a fine Olimpiade nella Pallavolo, dove la Nazionale allenata da Julio Velasco ha ottenuto, anche qui, il primo oro di sempre.
Se D’Amato ha fatto un’impresa, la Pallavolo italiana al femminile era - e non da adesso - una delle migliori squadre del mondo, ma quando sei molto forte e non vinci mai tutto diventa più complesso. L’ultimo scambio, le ragazze che piangono e si abbracciano, Velasco che corre e fa una piroetta su se stesso, è l’attimo che diventa storia.
Bellissimo
3️⃣ 🇱🇨 🇩🇲 - Le prime medaglie di paesi sconosciuti
Chi ha aridità nel cuore, dice che le Olimpiadi sono un po’ ridicole, perché chissenefrega di vedere sport sconosciuti praticati da atleti di paesi altrettanto sconosciuti.
Chi lo dice non capisce che è proprio questo il senso delle Olimpiadi.
E quindi io sarei veramente curioso di scoprire l’emozione che prende forma nel cuore di uno sportivo e una sportiva quando realizza di essere il primo atleta di sempre del proprio paese a vincere una medaglia olimpica, sia essa d’oro, d’argento o bronzo.
E quindi penso a Julien Alfred da Santa Lucia, a Thea Lafond della Dominica o ancora la pugile Cindy Ngamba che ha vinto per il Team Rifugiati. Poi anche Adriana Ruano Oliva, che ha vinto nel tiro a volo il primo oro di sempre per il Guatemala. Ero lì, in Guatemala, quando è tornata in patria con la medaglia al collo. Una lunga festa in tutto il paese, con lei che sfila per le strade della capitale.
Uno ha detto alla tv locale: “Grazie a lei, tutti hanno parlato del Guatemala”.
Ecco il senso più puro delle Olimpiadi
4️⃣ 🇮🇹 🇦🇱 - Italia - Albania
Gli Europei di calcio in Germania, in generale, non sono stati tra i più emozionanti: ha vinto una delle squadre più forti, senza mai perdere una partita, e giocando il calcio migliore. Quindi tutto giusto e meritato, ma diciamo zero effetto sorpresa.
Noi Italiani, poi, data la figuraccia, abbiamo cercato di dimenticarci in fretta del disastro sportivo, vissuto giusto il tempo di riempire le solite pagine dei giornali di luoghi comuni e slogan.
Tuttavia, le ore prime dell’esordio dell’Italia con l’Albania - unica gioia del nostro europeo - le ricordo con piacere. C’era nell’aria quel senso di attesa, l’estate alle porte, la voglia di stare insieme e di tifare.
Il calcio vive nei tifosi e nei suoi appassionati con molta più foga di quello che le tv e gli addetti ai lavori comprendano, e quella partita a me lo ha confermato
5️⃣ ⚽ 🇪🇸 - Lamine Yamal
Nell’estate in cui ho compiuto 17 anni, io sono andato via qualche giorno con gli amici e poi in vacanza con i miei genitori.
Lamine Yamal nell’estate in cui ha compiuto 17 anni ha vinto da titolare e protagonista assoluto, con gol in semi e mille numeri in finale, l’Europeo di calcio con la Spagna.
Vedete voi…
6️⃣🥊 - Imane Khelif, Carini e la faccia triste dello Sport
Tra qualche anno, quando qualcuno racconterà le Olimpiadi di Parigi, ricorderà anche il caso di Imane Khelif.
Una donna additata come trans - non vero - e che in molti hanno voluto fuori dalle Olimpiadi. Molti anche da noi, e quando dico molti intendo tipo il Presidente del Senato La Russa o il Ministro Salvini. E tutto perché avrebbe dovuto sfidare una pugile italiana, Angela Carini.
Nessuna reale informazione sui fatti, nessuna voglia di contare fino a 10 e pesare le parole, solo la volontà di fare ideologia e sfruttare l’occasione per ricordare a tutti che l’Italia è un paese omotransfobico che fa di tutto per rimanere a 100 anni fa.
Fatemi sapere i vostri momenti, quelli che vi vengono in mente subito, senza pensarci troppo!
Vi do appuntamento martedì con una nuova puntata di Linee
Intanto potete recuperare tutti gli episodi
PULSANTE
A presto
E Viva Linee Podcast!