5 notizie sportive che magari non avete letto prese dal taccuino di Linee
Ogni settimana per preparare la puntata leggo decine e decine di notizie sportive. Non tutte entrano nel podcast ma non vuol dire che non siano interessanti. Le avete lette?
1 - La NFL cambia le regole ed esporta l’esperienza Super Bowl
La NFL di Football americano è il campionato più ricco del mondo, grazie a un mix esplosivo di poche partite che diventano tutte quindi degli eventi, un contesto mediatico unico e una narrazione che si incastra perfettamente nella mentalità sportiva del suo paese.
Eppure, fa tutto tranne che sedersi sugli allori: per questo il suo Commissioner, Roger Goodel, ha detto apertamente che stanno ragionando su alcune modifiche del regolamento per rendere le partite ancora più spettacolari. Si riferiva nello specifico al Kick off return, delle fasi di gioco caratterizzate da ribaltamenti di fronte molto emozionanti che, nel piano del Commissioner, dovrebbe essere ancora più frequenti. D’altronde, non c’è periodo migliore per provare qualcosa di nuovo di quello in cui stai dominando e crescendo.
Proprio in questa chiave, la NFL continua il suo progetto “imperialista” per provare a portare questo sport anche fuori degli Stati Uniti. Già da tempo c’è una fortunata partnership con Londra, qualche settimana fa sono andati per la prima volta in Sudamerica, a Sao Paolo in Brasile, e ora si parla di un nuovo accordo con lo stadio del Real Madrid.
Queste partite all’estero, anche se non necessariamente tra le squadre più forti, rappresentano per il pubblico non americano un grande evento, tanto che la NFL fa di tutto per renderle dei “mini Super Bowl”, con spettacoli, cibarie varie e colpi di scena di ogni genere.
Per quanto riguarda la commercializzazione dello sport e la sua narrazione, c’è solo da imparare dalla NFL.
2 - La NBA riflette sul suo Salary cap
Mentre tutto il mondo sportivo ragiona sul Salary Cap - tipo l’Eurolega che lo ha appena introdotto - nel basket USA si discute sul fatto se sia il caso o meno di modificare le regole stringenti del suo Salary cap, un tetto salariale che impedisce alle squadre di spendere più di una certa cifra; pena: limitazioni al Draft e all’acquisto di giocatori.
Per la stagione in corso, la cifra è fissata a 188,9 milioni di $.
Tra chi vuole mantenere le cose così come sono c’è il Commissioner Adam Silver, che sostiene che questo sistema garantisca alla Lega una sanissima competizione e fa s’ che ci siano molte squadre in grado di vincere il titolo. D’altronde, negli ultimi 6 anni ci sono stati 6 campioni differenti.
I General Manager delle squadre invece vorrebbero rivedere questo limite, e come principale tesi hanno detto che se è bello che tutte possano vincere, tuttavia i tifosi si appassionano quando ci sono delle dinastie, ovvero periodo dominati sportivamente da poche squadre. Con questo sistema, dicono i GM, è quasi impossibile arrivare a situazioni del genere.
Replica di Silver: “Può essere vero, ma si possono creare anche nuove dinastie basate sulla capacità di valutare e scambiare i giocatori rimanendo dentro certi paletti economici”.
3 - Il 2024 è l’anno terribile del cricket per il Pakistan
Il Pakistan è uno di quei paesi nel mondo - come l’India - dove il Cricket ha un valore sociale immenso, va ben oltre il semplice concetto di essere “uno sport” e da quelle parti viene vissuto con un trasporto che è molto più simile a quello religioso.
Per questo quando le cose vanno bene, è tutto meraviglioso, ma quando vanno male si getta un intero paese nella depressione più totale. In Pakistan stanno vivendo il secondo caso, perché la Nazionale ha iniziato a perdere partite su partite: è andata male ai mondiali in USA, ha perso pesantemente contro l’Australia e per la prima volta di sempre ha perso anche contro il Bangladesh, apice negativo di un momento terribile.
Ora sono nel mezzo di una di quelle partite spalmate su più giorni contro l’Inghilterra, potrebbero vincere magari, ma anche perdere, con tutte le conseguenze apocalittiche del caso.
I motivi sono principalmente due: la carica di capo della Federazione di cricket, in Pakistan, è come una carica governativa. Quando cambia chi comanda il Paese, cambia anche chi lo fa nel cricket. Questo genera grande incertezza, con ben 6 allenatori diversi in un solo anno. Un clima di incertezza e insicurezza che incide sui giocatori.
In più ci si è messa una disputa tra i suoi giocatori più forti e importanti: Babar Azam e Shaheen Afridi. In passato hanno raggiunto vette da top mondiali, ma ora sono in calo. Babar è stato quasi costretto a dimettersi da capitano per le troppe critiche; il controllo allora è andata a Shaheen, che però ha perso subito con l’Australia e allora è stato nuovamente destituito in favore di Babar.
Un bel casino che fa sì che ora i due si odino, che i tifosi siano disperati, e che la Nazionale continui a perdere.
4 - Il Rugby ci prova negli USA
Non tutti lo sanno, ma in America esiste un campionato di rugby. Si chiama Major League Rugby (MLR), è attivo dal 2017 e ha grandi ambizioni. Al momento ha 11 squadre, ma è in progetto l’ingresso di nuove squadre (una sicura a Charlotte).
La MLR è convinta di potersi creare un proprio mercato di nicchia negli Stati Uniti, puntando soprattutto sul fatto di non avere concorrenza: a chi piace il rugby in America non è offerto nulla al momento se non la MLR. L’obiettivo è rappresentare non solo una lega, ma una vera e propria comunità di persone che si riconoscano, e si caratterizzino, nella loro passione per il rugby.
Mettiamo quindi il rugby insieme al cricket come i due nuovi sport in rampa di lancio sul mercato sportivo americano.
5 - L’Indonesia è pazza per il calcio e per i calciatori della propria Nazionale
The Athletic ha scritto un divertente articolo per raccontare quanto avviene in Indonesia nei confronti dei giocatori della Nazionale di calcio: ovvero un amore incredibile che si traduce in milioni di follower sui social, oltre a scene da delirio collettivo quando la squadra arriva allo stadio, con persone che piangono e si disperano di gioia quando incontrano i giocatori per strada.
Nell’articolo si fa questo confronto: la Nazionale di calcio americana, in totale, nel suo 11 titolare somma circa una decina di milioni di follower su Instagram, contando che oltre 7 sono del solo Pulisic.
La Nazionale indonesiana invece arriva a a quasi 27 milioni.
Questo perché in Indonesia vivono oltre 280 milioni di persone e il calcio è nettamente lo sport più amato.
Un grande affetto che non per ora non si sta traducendo in grandi risultati sportivi, ma non appena dovesse capitare qualcosa, un exploit per dire, il calcio indonesiano potrebbe diventare uno dei nuovi mercati globali.
Hai ascoltato l’ultima puntata di Linee Podcast?
Si parla di Eurolega e delle sue ambizioni di crescere sempre di più fino a “sfidare” la NBA.
Contiene: salary cap, rapporto con i campionati nazionali, Sinner, Nadal, Iniesta, Red Bull, un passo enorme per lo sport femminile in America e tanto altro ancora…